<p><span class="full_description">Il vero primo romanzo di Dostoevskij che punto quasi esclusivamente sulla discesa verso la follia del personaggio che viene narrato in soggettiva.<br /> Jakov Petrovic Goljàdkin (chiamato successivamente senior) è il tipico esponente di una modesta borghesia degli apparati burocratici dello stato; asservito a regole e gerarchie che tutto possono fare per elevare o distruggere il protagonista.<br /> Il protagonista principale inizia a vedere, ed la sostanza della storia, un suo doppio o meglio un suo sosia altro da sé.<br /> Goljadkin senior vede nell’altro, chiamato junior, tutto ciò che lui non fa, non per ragioni etiche, ma perché incapace di fare- Intrighi, servilismo, atti scorretti per mettersi in mostra verso i superiori onnipotenti. Junior farà di tutto per rovinare il senior nei confronti dell’adorata gerarchia, nei confronti della donna di suo interesse, verso il suo servitore e così via.<br /> Il romanzo non ci svela, ed è qui la differenza con il presunto doppio, se tutto ciò che vede Goljadkin senior e che viene narrato come un monologo interiore è vero oppure frutto della crescente e definitiva follia.<br /> Il consigliere vede ovunque il suo sosia, che si comporta in maniera inconsulta proprio per gettare discredito sull’incolpevole originale con il risultato di far uscire il nostro eroe sistematicamente umiliato davanti a tutti.<br /> Soprattutto, e questo è l’elemento chiave, sarà la perdita dell’onorabilità, qualità tenuta in enorme considerazione nella società borghesi-burocratica dell’800, presso i suoi superiori attraverso intrighi e cattive azioni, che porterà il protagonista alla follia<br /> L’autore, ricordiamoci che siamo a metà dell’800, ci regala una storia dove la psiche, la personalità, il carattere del protagonista hanno la supremazia sulla realtà. Operazione, per l’epoca, non da poco conto</span></p>
Prezzo
5,70 €